Le procedure cliniche

Molto spesso nella pratica clinica capita di fare delle indagini diagnostiche quali: esami del sangue, delle urine, radiografie, ecc. Fin qui tutto bene. Una volta ottenuto il referto però

, non tutto è così semplice come si vorrebbe: quello che per il medico veterinario è un semplice elenco di dati, per il proprietario può essere un complicato rompicapo. Da qui l’idea di provare, con parole semplici, a spiegare concetti e metodologie che sono alla base degli esami e della loro interpretazione.
Per iniziare, alcuni concetti generali molto importanti che, pur nella loro semplicità, sono applicabili agli esami di laboratorio di qualsiasi specie, uomo compreso.
Un esame del sangue viene effettuato principalmente con tre scopi:
1. vedere se e quanto i valori relativi ad alcune cellule o sostanze presenti nel sangue si discostano da quella che viene considerata la normalità.
2. vedere se nel sangue ci sono delle cellule o delle sostanze diversi da quella che è la normalità.
3. vedere se ci sono delle cellule o delle sostanze mancanti rispetto alla normalità.

Chi mi conosce sa che mi piace mangiare e quindi non meravigliatevi se per spiegare meglio questi concetti mi rifarò ad un bel pentolone di minestrone.
Immaginate che il sangue sia il minestrone e il nostro organismo sia il cuoco; un cuoco molto indaffarato che continua ad aggiungere ingredienti al nostro minestrone (ovvero ciò che arriva al sangue con il cibo e con l’attività di vari organi) ed a servire grandi piatti di minestrone ai commensali (ovvero ciò che viene consumato o eliminato dal sangue attraverso l’attività di molti organi e l’urina).
Esaminiamo ora il punto 1. e paragoniamo ogni ingrediente del minestrone ad un parametro degli esami del sangue. Se la ricetta dello chef è seguita alla lettera, ogni ingrediente deve essere presente nella giusta quantità. Ogni specie e, a volte, ogni razza, ha la sua ricetta ed ecco perchè i valori di riferimento dei nostri esami sono diversi da quelli del cane o del gatto, ecc.
Quando un ingrediente è in quantità errata, tre sono i motivi che possono causare un eccesso o una carenza.
Immaginiamo ad esempio, che il minestrone (ovvero il sangue che analizziamo) sia troppo ricco di carote:
il cuoco sta mettendo troppe carote nel minestrone. Ovvero quello che accade ad esempio mangiando troppi dolci ed aumenta lo zucchero nel sangue.
il mestolo funziona male perchè non riesce a pescare le carote che restano nella pentola. Paziente col diabete. Tanto zucchero nel sangue ma i muscoli non possono usarlo per mancanza di insulina.
qualcuno dei commensali odia le carote! Continua a mangiare minestrone ma ributta le carote nella pentola. Paziente con insufficienza renale. Il rene non funziona bene e rimette nel sangue alcune sostanze che dovrebbe invece eliminare.
Lo stesso esempio lo possiamo utilizzare per un parametro che risulta basso: il minestrone risulta povero di carote. E’ il cuoco che dimentica di mettere le carote? E’ il mestolo che pesca troppe carote? C’è un golosone che si pesca e mangia tutte le carote?…
Esaminiamo ora il punto 2. ovvero vedere se nel sangue ci sono delle cellule o delle sostanze diverse da quella che è la normalità. Non so voi, ma per me i cetrioli (ovvero ad esempio delle cellule tumorali) nel minestrone proprio non ci stanno! Il modo di ragionare è sempre lo stesso: il cuoco sta sbagliando ricetta e dovremo scoprire il perchè. Qualcuno ha travestito alcuni cetrioli da zucchino? Il cuoco è senza occhiali e non distingue i cetrioli dagli zucchini? Un commensale burlone toglie gli zucchini e per non farsi scoprire mette i cetrioli che costano meno?
Ormai spero e credo abbiate capito come procedere e quindi analizzare il punto 3. ovvero vedere se ci sono delle cellule o delle sostanze mancanti rispetto alla normalità, diviene molto semplice. Un minestrone senza neanche l’ombra di una carotina non è cosa buona. Il cuoco non ha trovato le carote al mercato ? Ha comprato le carote ma poi ha visto che erano guaste? Erano carote talmente tenere che si sono sciolte?
A voi fare ulteriori ipotesi e, se avete dei dubbi, parlatene al vostro veterinario di fiducia e vedrete che ogni referto pian piano diverrà chiaro e comprensibile. Dal mese prossimo inizieremo a vedere le varie voci delle analisi.

Autore: dr. Giovanni Bucci

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