L’arrossamento degli occhi nel gatto è un segno clinico che può insorgere per molti motivi; l’occhio è un organo con una struttura molto complessa ed una patologia ad una o più delle sue strutture comporta quasi sempre un arrossamento più o meno marcato. Proprio per la sua complessità ed importanza, i problemi a carico degli occhi non devono mai essere sottovalutati; lesioni e patologie trascurate possono evolvere in lesioni permanenti con un calo della vista fino alla cecità. Il gatto però non è un piccolo cane e vi sono alcune differenze importanti da considerare rispetto a quanto detto nell’articolo precedente sul cane:
1. Vi sono alcune razze di gatti (es. Persiani) caratterizzate da un muso molto corto ed occhi sporgenti. In questi soggetti il deflusso delle lacrime dagli occhi al naso è spesso difficoltoso e parte delle lacrime escono a livello del canto nasale dell’occhio formando una linea umida con alterazione del colore del pelo. Questa anomalia può essere presente anche negli incroci con queste razze.
In questi soggetti un leggero arrossamento degli occhi è quasi la regola ed è necessaria una pulizia regolare degli occhi e del pelo circostante. E’ buona regola allontanare questi soggetti prima di utilizzare l’aspirapolvere ed evitare l’utilizzo di lettiere polverose che accentuano sempre il problema. Il veterinario saprà indicarvi il prodotto più idoneo per gestire al meglio questa condizione.
2. Nel gatto vi sono numerose malattie virali, anche molto gravi, caratterizzate da sintomi in vari distretti dell’organismo (respiratorio, gastroenterico, ecc.) il cui esordio può essere rappresentato proprio dagli occhi arrossati e lacrimosi. Particolare attenzione deve sempre essere posta in quei soggetti non vaccinati regolarmente poiché un intervento precoce è spesso determinante per un buon esito della terapia.
Come negli articoli precedenti di questa rubrica, vediamo una serie di consigli pratici da seguire per essere di aiuto ai nostri piccoli amici. Attenzione: parliamo di occhi arrossati. Come detto sopra, se il gatto presenta segni più gravi (occhio chiuso od opaco, secrezioni anomale, sangue, dolore, ecc.) oppure segni di malessere generale è necessaria, al più presto, una visita veterinaria.
Oltre al semplice arrossamento, tre elementi, quando presenti, devono sempre indurci a controllare approfonditamente gli occhi del gatto:
1. il gatto starnutisce. Se non esce muco dal naso e mangia regolarmente attesa di 24-36 ore. Impacchi freschi con camomilla o malva. Se il sintomo persiste: dal veterinario.
2. Il gatto si lava con insistenza il muso e gli occhi. Controllare bene tutto il contorno occhi e la superficie degli occhi. Se notate ferite o anche un leggero cambio di trasparenza e/o colore di uno o entrambi gli occhi: dal veterinario. Se sono presenti parassiti (le zecche spesso nel gatto si attaccano vicino agli occhi) questi andranno rimossi.
3. Procidenza della terza palpebra. Il gatto possiede una terza palpebra interna che quando si solleva da l’impressione di una membrana che copre l’occhio. Ciò può avvenire anche solo in certi momenti della giornata. Se a carico di un solo occhio, molto probabilmente si tratta di un corpo estraneo o di una ferita corneale. Molto spesso in queste situazioni l’esame approfondito dell’occhio richiederà una sedazione; predente appuntamento dal veterinario e portate il gatto a digiuno. Se la procidenza coinvolge entrambi gli occhi, le cause più frequenti sono delle malattie intercorrenti con febbre ondulante o le parassitosi intestinali. Nel recarvi dal veterinario portate con voi un campione di feci fresche per un esame coprologico.
Un’ultima raccomandazione: se hai dei farmaci avanzati da un tuo precedente problema agli occhi, NON usarli sugli occhi del tuo gatto. Il gatto ha una fisiologia ed una risposta ai farmaci molto diversa dalla nostra e molti prodotti ad uso oculare umano sono per lui pericolosi.
Autore: dr. Giovanni Bucci
