Il Pedigree

Il Pedigree

Pedigree è un termine che equivale ad albero genealogico, e viene usato per indicare l’elenco completo degli ascendenti paterni e materni di un animale. Inizialmente il termine

era usato per la genealogia dei cavalli da corsa inglesi, ma col tempo venne utilizzato dagli allevatori per indicare la genealogia degli animali domestici in generale, cani e gatti compresi, al fine di seguirne e migliorarne la selezione.
Con l’estendersi degli studi sulla genetica, elencare gli ascendenti è diventata una consuetudine in ambito scientifico ed il termine è diventato di uso comune, con il medesimo significato in zoologia, in genetica umana e in botanica.
Il pedigree è l’unico documento in grado di attestare l’effettiva appartenenza del nostro cane o gatto alla razza dichiarata. All’atto dell’acquisto quindi il pedigree è un documento importante che tutela chi acquista l’animale da eventuali truffe e deve essere fornito insieme al passaggio di proprietà.
Per poter registrare un cucciolo presso il Libro delle Origini (LOI) ed ottenere il pedigree è necessario che entrambi i genitori siano stati registrati a loro volta ed abbiano quindi il pedigree. L’iscrizione non avviene “in automatico” come alcuni credono; l’allevatore deve sottostare a precise regole e compilare una serie di moduli necessari per la precisa identificazione dei genitori e attestare la nascita dei cuccioli e la loro identificazione. Tuttavia è importante sottolineare che anche un privato non iscritto ad alcuna associazione può comunque fare richiesta di pedigree per i suoi cuccioli: basta essere in possesso di riproduttori con regolare pedigree e compiere i passi burocratici necessari.
All’atto dell’acquisto di un cucciolo, capita spesso di sentirsi proporre prezzi molto diversi per un cucciolo con pedigree rispetto ad uno senza pedigree.
Occorre fare molto attenzione; questi i motivi:

  1. Se il cane non ha il pedigree, pur essendo figlio di due cani certificati magari anche di alta genealogia, dal pdv burocratico e per l’ENCI risulta comunque essere un meticcio e, come tale, verrà considerato sia ai fini riproduttivi, sia per partecipare a qualsiasi manifestazione (es. se si vuol fare agility dog, si concorrerà nella classe meticci).
  2. Il pedigree pur richiedendo un certo impegno dal pdv burocratico costa pochi euro. Chi alleva seriamente non ha nessuna convenienza a vendere i suoi cuccioli sprovvisti di pedigree a meno che non siano cuccioli con evidenti difetti o sia in possesso di cuccioli acquisiti per vie illegali ma a cui può essere conveniente “appiccicare” un pedigree che attesti una genealogia ed un’origine diverse da quelle reali.
  3. La legge vieta la vendita di cani senza microchip ed il pedigree viene rilasciato solo dopo che un Medico Veterinario ha regolarmente applicato il microchip ed iscritto il cucciolo all’anagrafe canina. I pedigree che accompagnano cuccioli senza microchip sono pedigree falsi. Inoltre chi vende cuccioli senza microchip ricorre a questa via per evitare di essere rintracciabile in caso di problemi e per poter effettuare una vendita “in nero”.

Può accadere di trovarsi di fronte all’acquisto di un cane con un pedigree straniero. Se il Paese straniero è affiliato alla FCI (Federazione Cinofila Internazionale) il cane può essere iscritto a gare ed esposizioni anche con il suo certificato originale. Non può, invece, essere utilizzato in riproduzione senza la voltura al LOI, che si può effettuare in qualsiasi delegazione ENCI.
Alcuni Paesi stranieri emettono due tipi di pedigree: solo uno di essi – detto “export pedigree” – può essere volturato. E’ bene informarsi, sempre presso una delegazione ENCI, e farsi mandare un export pedigree nel caso si sia in possesso di documento diverso e non volturabile. La materia è molto vasta, anche perché le leggi dei vari Stati non sono tutte uguali: conviene sempre fare riferimento all’ENCI per conoscere le mosse giuste da compiere.

Ma burocrazia a parte, che altro ci dice il pedigree ?

Molti proprietari ritengono il pedigree importante solo per chi vuole fare esposizioni, o per chi è interessato ad avere campioni, ma non è proprio così. Il pedigree, elencando la genealogia di quel soggetto ci racconta anche la sua storia dal pdv sanitario nei riguardi delle malattie genetiche tipiche della razza. Inoltre quando si acquista un animale di razza si presuppone lo si faccia per una scelta consapevole, dettata non unicamente dall’aspetto estetico, ma da una serie di importanti fattori caratteriali, quale indole e temperamento, socievolezza, abilità, ecc. ecc. Amare una razza vuol dire essere consapevoli del lungo cammino che è stato fatto dall’uomo per arrivare a quelle caratteristiche che la rendono unica e particolare, sentirsi parte della sua storia ed essere partecipi di tanta meravigliosa unicità.

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